Fin dal Medioevo, in questo periodo i ruoli sociali venivano rovesciati: i signori si travestivano da contadini, e i popolani potevano fingersi principi o re. Nel Cinquecento a Firenze durante il Carnevale, la famiglia Medici organizzava grandi sfilate in maschera su carri chiamati “Trionfi”. A quell’epoca era usanza che i giovani rampolli, travestiti da contadini, organizzassero delle scorribande nei borghi vicini, facendo scherzi e lanciandosi sassi e palle fatte di stracci… gli antenati degli odierni coriandoli! Queste scorribande a volte culminavano in veri e propri litigi. Sembra infatti che nel 1534 gli eccessi di alcuni giovani signori fiorentini causarono forti tensioni tra le famiglie dei Medici e degli Strozzi.
Le sfilate di Carnevale sono una tradizione ancora oggi molto sentita in Toscana. Tra gli eventi di più antica tradizione ci sono il Carnevale di Foiano – vicino Arezzo – che si svolge dal 1539, il Carnevale storico di Bibbiena che risale al 1300, e il Carnevale di Castiglion Fibocchi, sempre in provincia di Arezzo, che risale addirittura al 1174.
Le cinque contrade di San Casciano (Cavallo, Gallo, Giglio, Leone e Torre) si scontrano in alcuni Giochi ispirati a fatti storici, come l’assedio della città ad opera di Castruccio Castracani (avvenuto nel 1326) e la costruzione delle mura della città (nel 1356). Artisti di strada, giullari, falconieri animano questa festa in perfetto stile medievale. Non possono mancare maniscalchi, sarti e artigiani, a testimonianza dell’antica tradizione manifatturiera di questo territorio, che vive tuttora nella tecnica e nell’artigianalità dei veicoli “Made in San Casciano” di Laika.
Credits: www.carnevalemedievale.com
Il Carnevale più celebre e spettacolare è senz’altro quello di Viareggio al quale assistono ogni anno centinaia di migliaia di persone, ma che quest’anno è stato rimandato – come le altre manifestazioni – a causa del Covid-19. Pur non potendo assistere alle sfilate, non bisogna rinunciare ad assaggiare i tipici dolci carnevaleschi toscani! La scelta è ampia, ma tra i più famosi troviamo i cenci (detti anche “chiacchiere” o “bugie”), croccanti strisce di pasta fritta con zucchero a velo. Ci sono poi le dolci frittelle di riso e la classica schiacciata fiorentina, una soffice torta cotta al forno e decorata con cacao e zucchero a velo, che formano il disegno di un giglio, simbolo di Firenze.
Credits: buonissimo.it
Ma l’aspetto più caratteristico del Carnevale è senz’altro rappresentato dalle maschere. Arlecchino, Pulcinella e Colombina sono tra le più celebri, ma forse non tutti sanno che esiste anche una maschera toscana chiamata Stenterello. Questo personaggio, mingherlino e dal naso pronunciato, incarna il popolano fiorentino chiacchierone e pauroso, che nonostante le difficoltà, riesce sempre a trovare – e regalare – un sorriso grazie alla sua pungente ironia. Un perfetto rappresentante dello spirito del Carnevale!
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